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Una panoramica sull’assemblea ANCI: le richieste dei sindaci e le priorità dei Comuni

Un commento sulla Manovra del 2026, la richiesta di un Piano casa e il nodo delle spese sociali che gravano sui Comuni: com’è andata la 42esima Assemblea nazionale ANCI

17 NOVEMBRE 2025

Si è conclusa la 42esima Assemblea ANCI ospitata nel quartiere fieristico di Bologna dal 12 al 14 novembre 2025. L’assemblea ha vantato numeri da record: oltre 20mila accreditati, includendo più di 5mila sindaci. Facciamo il punto.

Veri protagonisti: i sindaci, una rappresentanza che parte dal basso

I veri indiscussi protagonisti di queste giornate sono i sindaci. Arrivano umili, ascoltano, presenziano e non hanno paura di chiedere. Trainati dal Presidente dell’ANCI e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e dal presidente della Fondazione IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) Alessandro Canelli, Sindaco di Novara; i sindaci discutono sulla Legge di Bilancio per il 2026, sui fondi stanziati e sui fondi mancanti e sulle lacune della normativa odierna: in primis, uno stabilito Piano caso che possa sopperire alla grave crisi abitativa che sconvolge i Comuni e le Regioni italiane.
 
Ha ragione il ministro Giorgetti quando dice che “parlare dei Comuni significa parlare dell’Italia reale” e all’assemblea si parla tanto anche delle piccole grandi iniziative portate a termine. Come il sindaco di Isnello (in provincia di Palermo) che presenta la nuova scuola realizzata direttamente dalle idee dei ragazzi e delle ragazze a cui è stato chiesto che tipo di scuola vorrebbero. Il progetto, certificato LEED classe Gold, quindi a elevata efficienza energetica e sostenibilità ambientale, è un edificio è nZEB (near Zero Energy Building), dotato di pannelli fotovoltaici, sistemi di raccolta e riuso delle acque piovane e materiali ecocompatibili. La struttura è inclusiva, senza barriere architettoniche, con percorsi accessibili, mappe tattili e arredi flessibili per garantire il diritto all’apprendimento e all’inclusione a tutti gli studenti. A presentarla un sindaco, Marcello Catanzaro, emozionato, che definisce la scuola come una “resistenza al diritto di vivere nelle aree interne”.

I risultati e le mancanze della Legge di Bilancio 2026: la priorità è la spesa sociale


Se n’è tanto discusso, la Manovra 2026 sembra presentare alcune lacune. Lo ribadisce Alessandro Canelli, presidente IFEL, che per quanto si dica soddisfatto dell’assenza di tagli per i Comuni sottolinea la priorità per gli Enti locali: la spesa sociale.
I minori affidati ai Comuni da parte di sentenze del tribunale stanno aumentando, avverte Canelli, il Governo lo scorso anno ha messo a disposizione un fondo di 100 milioni di euro per aiutare i Comuni. Quest’anno, a fronte dell’aggravarsi ulteriore della spesa, il Governo ha elevato il fondo da 100 milioni a 250. Una cifra, comunque, insufficiente a fronte della spesa complessiva di 450 milioni che grava sui Comuni.
 
Ma a mancare, secondo Canelli, è un fondo dedicato ai disabili: l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole grava sui Comuni per una spesa complessiva che sfiora gli 800 milioni di euro con un fondo statale di soli 138 milioni. Negli ultimi anni è aumentata, in alcune realtà addirittura raddoppiata: “si tratta” spiega Canelli “della vita quotidiana delle persone e delle famiglie. Sul sociale il Comune ha una delle sue funzioni principali e prioritarie essendo a contatto diretto con i cittadini”.