Il documento evidenzia come i Comuni italiani, insieme alle Città metropolitane e alle loro aggregazioni, siano tra i principali beneficiari del Piano, con un totale di 37,5 miliardi di euro assegnati, distribuiti su quattro Missioni e nove Componenti del PNRR.

La Missione 2, dedicata a interventi ambientali, risulta la più finanziata, con 15,5 miliardi di euro destinati a progetti riguardanti impianti di gestione dei rifiuti, trasporti rapidi di massa e valorizzazione del territorio. La Missione 5, focalizzata sulla rigenerazione urbana e i Piani Urbani Integrati, riceve invece 11,4 miliardi di euro, puntando al rilancio delle aree urbane attraverso opere di riqualificazione.

A seguito di una riprogrammazione delle risorse, i fondi destinati ai Comuni sono stati ridotti a 27 miliardi di euro, senza che ciò comportasse il defunding dei progetti originari. Questo è stato reso possibile grazie alla ricerca di fonti di finanziamento alternative, garantendo la continuità degli interventi previsti.

Nel rapporto, l’IFEL sottolinea l’importanza del supporto dell’ANCI e del ministro Raffaele Fitto, che hanno svolto un ruolo decisivo nel garantire la prosecuzione dei progetti del PNRR, mantenendo invariati i regimi giuridici per gli appalti e la contabilità. Nonostante la riprogrammazione, i Ministeri competenti sono rimasti responsabili dell’attuazione dei singoli progetti.