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Incentivi tecnici ai dirigenti: il revisore effettua un doppio controllo

La normativa aggiornata impone alle amministrazioni la trasmissione dei dati sugli incentivi e una duplice verifica da parte degli organi di controllo

3 OTTOBRE 2025

Le modifiche introdotte dal d.lgs 36/2023, integrate dal d.l.73/2025, rafforzano i compiti degli organi di revisione sugli incentivi tecnici erogati al personale dirigenziale, prevedendo trasmissione dettagliata dei dati e controlli sia in fase di costituzione del fondo che durante la corresponsione.

Obblighi di trasmissione delle informazioni

Il comma 4 dell’articolo 45 del d.lgs. 36/2023, così come modificato dal d.l. 73/2025, articolo 2, prevede che le amministrazioni pubbliche trasmettano annualmente agli organi di revisione le informazioni sugli incentivi tecnici corrisposti al personale dirigenziale. Tali dati devono comprendere l’ammontare complessivo erogato e il numero dei beneficiari. Lo scopo è assicurare che la corresponsione degli incentivi in deroga al principio di onnicomprensività della retribuzione sia conforme alle condizioni inderogabili stabilite dalla legge, evitando oneri non giustificati e garantendo trasparenza e correttezza nell’uso delle risorse pubbliche.

Duplice verifica del revisore

A seguito della modifica normativa, l’organo di revisione effettua una duplice verifica sugli incentivi tecnici:

  1. Fase di certificazione del fondo per le risorse decentrate: il revisore controlla la costituzione del fondo, inclusivo degli incentivi previsti, e verifica la congruenza rispetto al cronoprogramma degli interventi, pur in assenza di un elenco definito dei dirigenti destinatari.
  2. Fase gestionale di corresponsione: il revisore verifica le effettive erogazioni al personale dirigenziale, accertando che gli importi corrispondano alle previsioni contrattuali e ai vincoli normativi.

Questo doppio livello di controllo, già richiamato dalla Circolare MEF 2017 sulla revisione amministrativo-contabile, consente di garantire la trasparenza e la regolarità della spesa, evitando discrezionalità indebite nella distribuzione degli incentivi tecnici. La norma, quindi, rafforza il ruolo degli organi di controllo nella gestione delle risorse decentrate e nella tutela della legalità amministrativa.