
ANCI redige una nota sintetica che illustra le principali disposizioni del Decreto PA
Il Decreto PA introduce diverse misure riguardanti il personale delle amministrazioni pubbliche, di particolare interesse per Comuni e Città metropolitane
24 MARZO 2025
Il 14 marzo 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 25, recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni“. Questo provvedimento introduce diverse misure riguardanti il personale delle amministrazioni pubbliche, molte delle quali di particolare interesse per Comuni e Città metropolitane.
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha redatto una nota sintetica che illustra le principali disposizioni del decreto-legge rilevanti per gli enti locali, alcune delle quali recepiscono specifiche richieste avanzate dall’Anci stessa. La nota offre un’analisi dettagliata delle misure adottate, fornendo chiarimenti e indicazioni operative per una corretta applicazione delle nuove normative.
Per scaricare la nota sintetica redatta dall’Anci sul Decreto-Legge 14 marzo 2025 n. 25, è possibile visitare la sezione “Note di Lettura Anci” sul sito ufficiale dell’Associazione: . In questa sezione, oltre alla nota sul decreto in oggetto, sono disponibili ulteriori documenti e approfondimenti su provvedimenti legislativi di interesse per gli enti locali.
Si consiglia agli amministratori e al personale degli enti locali di consultare la nota per una comprensione approfondita delle nuove disposizioni e per adeguare le proprie procedure interne in conformità alle recenti normative.
Si legga anche:
-Carriere nella PA: nuove regole più trasparenti dei concorsi
Ulteriori interventi per gli Enti locali
Reclutamento dei giovani e stabilizzazione del precariato
Riforma della mobilità e delle graduatorie concorsuali
Ulteriori interventi per gli Enti locali
Indice
Reclutamento dei giovani e stabilizzazione del precariato
Riforma della mobilità e delle graduatorie concorsuali
Ulteriori interventi per gli Enti locali
Reclutamento dei giovani e stabilizzazione del precariato
Uno degli obiettivi principali del decreto è attrarre giovani talenti nella PA, con particolare attenzione ai diplomati ITS (Istituti Tecnologici Superiori). I Comuni e le Città metropolitane potranno destinare fino al 10% delle capacità assunzionali a candidati in possesso di diplomi specialistici in tecnologie applicate. Questi contratti, inizialmente a tempo determinato, potranno essere trasformati in rapporti a tempo indeterminato, previo conseguimento della laurea e valutazione positiva del servizio prestato.
Parallelamente, il decreto interviene sul precariato degli assistenti sociali, prorogando al 2025 il termine per la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato grazie ai fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2018. Questa misura è considerata essenziale per garantire continuità nell’erogazione dei servizi di welfare.
Riforma della mobilità e delle graduatorie concorsuali
Il provvedimento introduce una nuova disciplina della mobilità propedeutica ai concorsi pubblici, che entrerà in vigore dal 2026. Le amministrazioni dovranno destinare almeno il 15% delle facoltà assunzionali alle procedure di mobilità, con priorità per il personale già in comando o fuori ruolo da almeno 12 mesi. Tuttavia, l’ANCI ha espresso perplessità sulla rigidità della norma per i Piccoli Comuni, che potrebbero trovarsi in difficoltà a gestire le nuove regole.
Un’altra modifica rilevante riguarda le graduatorie concorsuali, il cui periodo di validità viene ripristinato a tre anni per gli Enti locali. Inoltre, si chiarisce che lo scorrimento delle graduatorie potrà avvenire per qualsiasi esigenza dell’ente, e non solo in caso di rinuncia o dimissioni dei vincitori.
Ulteriori interventi per gli Enti locali
Il decreto affronta anche altre questioni di rilievo per la PA, tra cui:
– Sostegno ai Piccoli Comuni per l’attuazione del PNRR: incremento delle risorse per il reclutamento di personale e trattamento economico dei segretari comunali.
– Misure per gli Enti locali nei crateri sismici del 2009 e 2016, con estensione della possibilità di ricorrere al cosiddetto “scavalco d’eccedenza”.
– Sospensione delle limitazioni sugli idonei in graduatoria per gli anni 2024 e 2025, facilitando l’assunzione di personale negli Enti locali.
Infine, il decreto prevede lo sblocco del limite al trattamento economico accessorio per i dipendenti statali, una misura che l’ANCI critica perché esclude il comparto delle funzioni locali, storicamente meno retribuito nonostante il crescente carico di responsabilità.