
Decreto Milleproroghe: accolte le richieste dell’UPI per supportare le province italiane
Nel recente decreto Milleproroghe, il Senato ha integrato emendamenti cruciali per le Province, spingendo avanti importanti progetti infrastrutturali e amministrativi grazie all’influenza dell’Unione delle Province d’Italia (UPI)
19 FEBBRAIO 2025
Nel recente decreto Milleproroghe, il Senato ha integrato emendamenti cruciali per le Province, spingendo avanti importanti progetti infrastrutturali e amministrativi grazie all’influenza dell’Unione delle Province d’Italia (UPI). Il Presidente dell’UPI, Pasquale Gandolfi, ha espresso grande soddisfazione per l’accoglimento delle proposte dell’organizzazione, che si tradurranno in un impatto significativo sulle comunità locali, permettendo la continuazione di investimenti e opere strategiche.
Tra le modifiche principali, vi è la proroga fino al 31 dicembre 2027 per l’adeguamento alla normativa antincendio negli edifici scolastici, una misura che assicura alle Province il tempo necessario per completare gli interventi essenziali. Inoltre, è stata approvata una disposizione che facilita la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza dei ponti sul fiume Po, consentendo alle Province di avanzare nei processi di aggiudicazione e realizzazione delle opere.
Sul punto si legga anche:”Decreto Milleproroghe verso la conversione: il testo approvato dal Senato”
Un’altra norma importante riguarda le assunzioni nelle Province, estendendo di un anno la possibilità di procedere con nuove assunzioni dirette, senza la necessità di attuare le procedure di mobilità usuali, per velocizzare la riorganizzazione delle strutture amministrative.
L’UPI ha anche ottenuto una proroga per il 2025 e 2026 della deroga ai 18 mesi di mandato come Sindaco necessari per candidarsi alla presidenza di una Provincia, adattandosi così al calendario elettorale e ai turni amministrativi comunali previsti nei prossimi anni.
Queste modifiche rappresentano un successo significativo per l’UPI nel suo sforzo di supportare le amministrazioni provinciali e di garantire che possano continuare a sviluppare e migliorare l’infrastruttura e i servizi essenziali per le comunità italiane.