Concorsi, ragionevole penalizzare meno le mancate risposte nelle preselettive
Il Consiglio di Stato, sez. VI, con la sentenza del 15 marzo 2023, n. 2741, ha ribadito che non è irragionevole nei test preselettivi attribuire una minore penalizzazione alla risposta omessa rispetto a quella sbagliata
1 MAGGIO 2023
Attraverso la sentenza del 15 marzo 2023, n. 2741, il Consiglio di Stato, Sez. VI, ha sottolineato che, al fine di dissuadere i candidati dal tentare la sorte, rispondendo a caso alle domande a risposta multipla, è sensato attribuire una minore penalizzazione alla risposta omessa rispetto a quella sbagliata.
Nella vicenda posta all’attenzione del Consiglio di Stato si faceva riferimento alla tesi, sostenuta dall’interessato, secondo cui la modifica dei criteri di valutazione era viziata da difetto di motivazione. A tal proposito viene ricordato come all’interno dei concorsi gli esaminatori hanno un adempimento fondamentale da rispettare. Infatti i criteri di valutazione devono essere individuati prima della valutazione delle prove; senza che ci sia un termine specifico. Questo avviene per evitare, ad esempio, che la conoscenza degli esiti delle prove possa condizionare il punteggio da attribuire ad un determinato candidato.
Ne consegue che la commissione d’esame non è tenuta a comunicare i criteri di valutazione ai candidati; essendo evidente che l’esigenza di individuare i criteri di valutazione è preordinata ad assicurare il rispetto dell’imparzialità nei processi di correzioni delle prove. Pertanto nessuna lesività può avere un criterio di attribuzione dei punteggi che sia comunque stabilito per tutti i partecipanti considerando che nella vicenda in questione tutti i candidati erano stati sottoposti alla medesima prova. Il Consiglio di Stato ricorda altresì che all’interno delle prove concorsuali la predeterminazione dei criteri di valutazione è espressione di un principio generale posto a tutela dell’imparzialità dell’azione amministrativa al fine di mettere tutti i candidati nelle medesima posizione di verifica della correttezza dell’iter logico seguito dalla commissione per pervenire all’attribuzione dei punteggi.