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PNRR: in Cdm il decreto sulle assunzioni

Il decreto assunzioni torna all’ordine del giorno in forma alleggerita rispetto alle bozze dei giorni scorsi

12 APRILE 2023

A seguito delle ultime modifiche effettuate al decreto PNRR-3, torna all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri il decreto sulle assunzioni del personale della Pubblica Amministrazione. Quest’ultimo si presenterà però in forma pesantemente alleggerita rispetto alle bozze dei giorni scorsi.
 
All’interno del decreto assunzioni si legge, come riporta anche il Sole 24 ore, che sono presenti diverse novità. La prima consiste nella possibilità per le PA di utilizzare anche personale in somministrazione dalle agenzie del lavoro e, negli enti del Sud, di stabilizzare dopo 24 mesi i circa 800 tecnici assunti per la gestione dei fondi strutturali, con un percorso parallelo a quello già previsto dal d.l. per i contratti a termine dell’Agenzia per la coesione. Inoltre nella bozza è scritto come le PA avranno inoltre la possibilità di richiamare in servizio per due anni, in posizioni dirigenziali, personale collocato in quiescenza.
 
Nonostante ciò si evince come sia prevista la creazione di 3.000 posti di lavoro, di cui 1.700 straordinari e un migliaio per le forze dell’ordine. Inoltre sarebbe prevista anche la stabilizzazione dei precari presso le Regioni, le Province e i Comuni, entro la fine del 2026. Queste assunzioni saranno riservate al personale non dirigenziale e avverranno solo entro i limiti della dotazione organica disponibile e dopo un colloquio selettivo.
 
Tra le novità vi sarebbe la soppressione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, le cui competenza passeranno al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Infine viene istituito l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico per promuovere lo sviluppo strategico del Piano integrato di attività e organizzazione. Per quanto concerne il mondo della scuola si prevede che, in via straordinaria, esclusivamente per l’anno scolastico 2023/2024, i posti di insegnante di sostegno che rimangono non coperti dopo le immissioni in ruolo effettuate a legislazione vigente, vengano assegnati con contratto a tempo determinato ai docenti inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze, o negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia ai quali possono iscriversi coloro che conseguono il titolo di specializzazione entro il 30 giugno 2023.