4 NOVEMBRE 2022
Approfondimento di Paola Aldigeri
Il nostro esperto risponde ai quesiti di maggior rilevanza rinvenuti a seguito delle modalità di esecuzione dei nuovi concorsi pubblici.
A seguito delle innovazioni introdotte negli ultimi anni in materia di concorsi pubblici, il legislatore ha sentito l’esigenza di procedere alla revisione ed aggiornamento del D.P.R. n. 487/1994, che – in attuazione dell’articolo 3, comma 6, del d.l. 36/2022 – dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2022. In via preliminare, è stato già approvato lo schema di aggiornamento da parte del Consiglio dei ministri nella seduta del 5 ottobre scorso.
Il D.P.R. n. 487/1994 si applica direttamente alle amministrazioni centrali, mentre, per enti locali, l’applicazione diretta deve avvenire solo nel caso in cui l’ente non abbia esercitato l’autonomia regolamentare, dotandosi di una propria disciplina di dettaglio dei concorsi nel rispetto dei principi e criteri generali di legge, che, comunque, costituiscono “la cornice” entro cui gli enti possono adottare disposizioni regolamentari (essendo la legge fonte primaria nella gerarchia delle fonti).
Quindi, lo schema teorico previsto dall’art. 89 del TUEL è il seguente:
Allo stato attuale, si ritiene che – in presenza di regolamenti dell’ente in parte superati dalle nuove norme del decreto legislativo n. 165/2001 – i bandi di concorso (che, come ci ha ricordato il Consiglio di Stato con la recentissima sentenza n. 8556 del 6 ottobre 2022, hanno natura di lex specialis) debbano essere adottati e pubblicati in coerenza alle nuove disposizioni, in attesa di procedere ad un aggiornamento degli stessi a conclusione dell’iter normativo della modifica del D.P.R. n. 487/1994, che completerà la nuova disciplina legale delle procedure concorsuali.
La prova orale può essere svolta, a discrezione dell’ente, in videoconferenza o in presenza nel rispetto delle misure di sicurezza adottate con ordinanze del Ministro della Salute (fino al 31 dicembre 2022, è vigente il Protocollo del 25 maggio 2022). https://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/ministro/06-06-2022/concorsi-pubblici-ecco-il-nuovo-protocollo-di-sicurezza
Le prove scritte, invece, devono essere sempre svolte digitalmente, non è prevista alcuna deroga, nemmeno per i comuni di più ridotte dimensioni. Quindi le alternative sono:
Una soluzione organizzativa a livello territoriale è la costituzione di una stazione unica concorsuale in capo ad un soggetto capofila, che svolge concorsi per tutti gli enti del territorio convenzionati, con ripartizione dei costi tra gli stessi e notevoli economie di spesa. Con la riforma Delrio, tra le funzioni fondamentali della Provincia è stata prevista, in generale, “l’assistenza tecnico-amministrativa agli Enti locali” (art. 1, comma 85, lett. d, della Legge n. 56/2014), ed, in particolare, l’esercizio, d’intesa con i comuni, delle “funzioni di organizzazione di concorsi e procedure selettive” (art. 1, comma 88, della Legge n. 56/2014). Alcune Province si stanno organizzando per realizzare concretamente tale supporto previsto dalla norma.
Quando parliamo di “competenze professionali”, facciamo riferimento a due concetti diversi:
Tradizionalmente, i concorsi pubblici hanno da sempre puntato a scegliere il candidato con le maggiori conoscenze richieste dallo specifico ruolo ricercato, senza premurarsi di accertare le capacità richieste dalla stessa posizione, ossia trascurando la parte del saper fare, del saper mettere in pratica le nozioni teoriche, che – invece – è altrettanto importante per il raggiungimento di una buona performance, tanto per i ruoli operativi quanto per i ruoli manageriali.
Facciamo un banalissimo esempio, giusto per capire di cosa stiamo in concreto parlando: l’istruttore amministrativo x conosce perfettamente tutti gli obblighi di pubblicazione in materia di trasparenza (quindi, ha la conoscenza), ma non sa pubblicare gli atti sul portale dell’ente (quindi, non ha la capacità tecnica richiesta); oppure il dirigente del personale conosce nel dettaglio tutte le norme che governano la costituzione e l’utilizzo del fondo di produttività (sapere perfetto!), ma non possiede alcuna capacità di contrattazione con gli organismi sindacali (capacità fondamentale per tale ruolo).
La consapevolezza dell’importanza della misurazione e valutazione delle capacità necessarie a ricoprire un determinato ruolo è maturata soltanto recentemente nel pubblico impiego. Ma, d’ora in poi, molto verosimilmente, accompagnerà sempre di più tutti i sistemi di gestione del personale: in primis, il sistema dell’accesso al pubblico impiego, con la conseguente necessità di inserire nelle commissioni di concorso esperti di metodologie per la valutazione delle capacità (quali gli assessment); non solo, accompagnerà anche la vita lavorativa del dipendente, in quanto le capacità dovranno, per esempio, essere valutate anche nei percorsi di carriera e, come le conoscenze, dovranno essere oggetto di una costante manutenzione attraverso il sistema della formazione.