14 OTTOBRE 2022
L’Aran e le parti sindacali hanno sottoscritto in via definitiva il testo del Contratto collettivo nazionale di lavoro Comparto autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativo al triennio 2016-2018.
“Un contratto che poteva essere firmato nel gennaio 2021, viene firmato solo oggi per resistenze incomprensibili di alcuni sindacati. Comunque meglio tardi che mai”, ha sottolineato il presidente Aran, Antonio Naddeo.
Il contratto riguarda tutto il personale non dirigente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato ricompreso nel comparto autonomo di contrattazione collettiva della Presidenza del Consiglio dei ministri. Dal giorno successivo alla firma, il contratto entra definitivamente in vigore.
Tra gli elementi maggiormente caratterizzanti di tale nuovo testo contrattuale si evidenziano:
a) la razionalizzazione e la semplificazione delle precedenti regole contrattuali, come ad esempio la totale rivisitazione delle relazioni sindacali e della responsabilità disciplinare;
b) l’introduzione di nuovi istituti come la tutela delle donne vittime di violenza, le ferie e riposi solidali in favore dei lavoratori che debbano assistere figli minori bisognosi di cure;
c) la definizione della disciplina dei permessi per visite specialistiche e l’estensione delle misure a tutela dei dipendenti con gravi patologie che necessitano di terapie salvavita.
In materia di trattamento economico, invece, il nuovo contratto in linea con le risorse previste per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego nel triennio 2016-2018 riconosce aumenti a regime del 3,48% corrispondenti a circa 125 euro medi al mese per 13 mensilità, a cui vanno aggiunti gli arretrati dal 2016.