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Mobilità volontaria, dubbi sulla norma ma resta il previo assenso nei Comuni più piccoli

Per i neoassunti resta fermo l'obbligo di permanenza per almeno 5 anni

3 SETTEMBRE 2021

Non sembrano attenuarsi le difficoltà di adattamento, per i Piccoli Comuni, alla nuova configurazione assunta dalla mobilità volontaria. La conversione in legge del Decreto Reclutamenti ha infatti comportato una rilevante modifica dell'articolo 30 del d.lgs. n. 165/2001, comprensiva di una previsione specifica proprio per gli enti meno popolosi; tuttavia, come osserva Gianluca Bertagna in un recente articolo de Il Sole 24 Ore, "i dubbi stanno creando non pochi problemi agli operatori."

L'ANCI ha da subito evidenziato le difficoltà che sarebbero seguite all'introduzione della nuova disciplina, invocando addirittura il ritorno del nulla osta per tutti gli Enti locali. La soluzione adottata dal legislatore, invece, lascia perplessi sul piano letterale poiché sembrerebbe alludere a una generica disapplicazione del comma 1 del citato articolo 30 in grado di travolgere anche la mobilità in entrata per le assunzioni di nuovo personale.