Whistleblowing: la disciplina dell'istituto in ambito pubblico e privato
L'analisi elaborata dal Consiglio e dalla Fondazione nazionale dei commercialisti
16 FEBBRAIO 2021
È stato reso disponibile il documento elaborato dal Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti e denominato "La disciplina del whistleblowing: indicazioni e spunti operativi per i professionisti". Lo studio nasce nell'ambito dell'area "Diritto societario" e dell'area di delega "Sistemi di Amministrazione e controllo". Fondamentale l'apporto garantito dall'ABI, l'Associazione bancaria italiana, dall'AITRA, Associazione italiana trasparenza e corruzione, e dell'AODV 231, l'Associazione degli organismi di vigilanza istituiti dal d.lgs. n. 231/2001.
Secondo quanto illustrato dal comunicato del Consiglio nazionale dei commercialisti, l'indagine parte da un riepilogo della normativa europea e internazionale sul whistleblowing, nonché sulla sua integrazione, nel nostro ordinamento, con altre normative di settore, come quella bancaria, finanziaria, assicurativa, antiriciclaggio, ponendo un'attenzione particolare sulle similitudini e differenze che la stessa disciplina del whistleblowing presenta in ambito pubblico e privato. In particolare, sono esaminati gli aspetti della disciplina che impattano sulle funzioni degli organi di controllo principalmente interessati, il responsabile per la prevenzione della corruzione e l'organismo di vigilanza, i cui ruoli in alcune circostanze tendono a sovrapporsi. Funzioni di controllo che, sia nel pubblico che nel privato, riguardano direttamente l'attività professionale dei commercialisti.