Smart working: non prima di Aprile il termine per l’approvazione del POLA
A breve sarà necessaria la stipulazione degli accordi individuali per il lavoro agile
27 GENNAIO 2021
Sono diverse le disposizioni normative che influiscono, direttamente o indirettamente, sul termine per l’approvazione da parte delle Amministrazioni del POLA, il Piano organizzativo del lavoro agile. Sempre in tema di smart working, una volta venuta meno la portata della previsione emergenziale dell’articolo 87, decreto legge n. 18/2020, sarà necessario compiere un deciso passo avanti nella predisposizione degli accordi individuali necessari per l’attuazione della modalità lavorativa agile.
Il Ministero dell’Interno, mediante il decreto 13 gennaio 2020, ha deciso la proroga al 31 marzo del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2021/2023, uno dei documenti per il quale l’articolo 169 del d.lgs 267/2000 richiede la delibera “in coerenza” con il Piano esecutivo di gestione (PEG) e il documento di programmazione. Ora, considerando che il POLA altro non è se non una sezione del piano della performance attinente al PEG, ecco che il termine del 31 gennaio richiesto dall’articolo 14 della legge n. 124/2015 perde valore. Secondo quanto stabilito dal comma 1 del medesimo articolo 169, il PEG dev’essere ratificato entro 20 giorni dal bilancio di previsione: la stessa scadenza varrà dunque per i vari piani organizzativi, che difficilmente vedranno la luce prima della metà di aprile. Pertanto saranno diversi gli enti ad approfittare della dilazione che quindi potrebbero andare all’approvazione addirittura al 20 aprile, confermando il preventivo il 31 marzo.