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Il caso: proiezioni di film in ristoranti all’aperto

8 AGOSTO 2025

IL CASO

Un gestore di pubblico esercizio intende organizzare, in alcune serate estive e su prenotazione, proiezioni cinematografiche all’aperto nel prato annesso alla propria struttura, offrendo agli avventori la possibilità di assistere al film seduti su cuscini e consumando snack. Si chiede se l’attività possa essere avviata con SCIA o se sia necessario presentare domanda per il rilascio di apposita licenza di pubblica sicurezza. Si chiede inoltre quali adempimenti tecnici o autorizzativi siano richiesti, in particolare in materia di acustica e sicurezza.

LA SOLUZIONE OPERATIVA

La certificazione di previsione di impatto acustico, doveva già essere presentata dall’interessato al momento di attivare il pubblico esercizio, come indicato dall’articolo 4 del DPR 227/2011; tale certificazione dovrà essere prodotta nella forma di autocertificazione se il comune si è dotato del regolamento sulla zonizzazione del rumore, mentre servirà l’asseverazione di un tecnico abilitato in acustica nei restanti casi. Per la proiezione cinematografica, la  rumorosità prodotta necessita di autorizzazione in deroga all’emissione del rumore solo se questo supera il limite stabilità, dal regolamento o dalla misurazione del tecnico; tale proiezione è sicuramente svolta in forma professionale e quindi necessita della verifica di agibilità di cui all’articolo 80 del TULPS sostituibile con la relazione del tecnico abilitato nel caso di capienza non superiore a 200 persone. Non servirà  il rilascio della licenza di cui all’articolo 68 del TULPS se saranno solo spettacoli cinematografici