Demanio marittimo
20 SETTEMBRE 2023
L’incameramento allo Stato delle opere realizzate dal concessionario sul bene demaniale alla scadenza della concessione si configura come automatico e non necessita di alcun provvedimento. Risulta tuttavia ragionevole consentire al concessionario di censurare le richieste di pagamento delle maggiorazioni di canone. Ad affermarlo è il Consiglio di Stato (Sez. VII), mediante ordinanza del 6 settembre 2023, n. 8184.
Il caso di specie analizzato dal Consiglio di Stato si focalizza sul ricorso proposto da una impresa balneare per l’annullamento di una ordinanza del Comune, giudizio durante il quale la Sez. VI ha rimesso alla Corte di Giustizia europea la questione pregiudiziale relativa alla interpretazione dell’art. 49 del codice della navigazione, che dispone la cessione a titolo non oneroso e gratuito, alla scadenza della concessione, delle opere edilizie realizzate sull’area demaniale facenti parte del complesso di beni organizzati per l’esercizio dell’impresa balneare, potendo configurare l’immediato incameramento una restrizione eccedente quanto necessario al conseguimento dell’obiettivo effettivamente perseguito dal legislatore nazionale e dunque sproporzionato allo scopo. Al fine di vagliare la ricevibilità del rinvio, i giudizi europei hanno richiesto a quello italiano alcuni chiarimenti, che il Consiglio di Stato ha ora messo a disposizione.