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Paesaggio ed urbanistica: il Consiglio di Stato legittima la separazione funzionale nei Piccoli Comuni

Focus sulla sentenza del Consiglio di Stato, (Sez. IV), del 25 giugno 2025, n. 5539
 
 
 
 

29 LUGLIO 2025

Il Consiglio di Stato, (Sez. IV), con la sentenza del 25 giugno 2025, n. 5539 sancisce che per i Piccoli Comuni la separazione delle funzioni urbanistiche e paesaggistiche può essere realizzata senza la necessità di uffici distinti, purché i procedimenti siano autonomi e indipendenti. In particolare, il Collego ha stabilito che per i piccoli Comuni non è necessaria una duplicazione fisica degli uffici, purché i procedimenti siano gestiti da responsabili distinti ed autonomi.

Il principio di separazione tra urbanistica e paesaggio nei Piccoli Comuni


La sentenza si fonda sulla necessità di garantire l’autonomia delle valutazioni nelle due aree, in base all’art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Secondo il Consiglio, non è richiesta una separazione formale degli uffici, ma è sufficiente che le attività siano svolte in modo indipendente, evitando conflitti tra la pianificazione urbanistica e la tutela paesaggistica. L’obiettivo principale è prevenire che la valutazione urbanistica interferisca con quella paesaggistica, evitando quindi che l’interesse pubblico al paesaggio venga sacrificato per scopi urbanistici.

In questo contesto, ci si discosta dalla precedente giurisprudenza che chiedeva una separazione rigida degli uffici, adattandosi alle difficoltà organizzative dei piccoli Comuni. La sentenza evidenzia come una rigida separazione possa risultare impraticabile per le amministrazioni locali, che spesso dispongono di risorse e personale limitati. La separazione deve, pertanto, riferirsi alla sostanza delle attività e alle valutazioni, piuttosto che alla distinzione formale tra uffici. La soluzione proposta dal Collegio è di rendere sostenibile il sistema per la maggior parte degli enti locali, senza compromettere l’efficacia della tutela paesaggistica.

Implicazioni pratiche


Questa decisione del Collegio ha implicazioni dirette sul modo in cui i Piccoli Comuni gestiranno la separazione delle funzioni urbanistiche e paesaggistiche. La sentenza consente una maggiore flessibilità, riducendo il rischio di sovraccarico burocratico per gli Enti locali.