
Omissione dichiarativa del privato in ordine ai vincoli paesaggistici
Approfondimento sulla sentenza del Consiglio di Stato (Sez. VI) del 26 febbraio 2025, n. 1702
15 APRILE 2025
In materia di vincoli paesaggistici, segnaliamo la sentenza del Consiglio di Stato (Sez. VI) del 26 febbraio 2025 n.1702. La sentenza afferma in particolar modo che non costituisce falsa rappresentazione ai sensi dell’art. 21-nonies, comma 2-bis, della l. 7 agosto 1990, n. 241, legittimante il superamento del termine massimo per l’annullamento in autotutela previsto dal comma 1 del citato art. 21-nonies, l. n. 241 del 1990, la mancata dichiarazione resa dalla parte privata in seno all’istanza di permesso di costruire in ordine all’assenza di un vincolo di inedificabilità assoluta, giacché riguardante aspetti conosciuti o facilmente conoscibili dal comune poiché costituenti un elemento essenziale dell’istruttoria che l’attività della fase endoprocedimentale avrebbe dovuto agevolmente rilevare.
La vicenda nel dettaglio
Il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l’appello proposto da una cittadina contro il Comune, annullando il provvedimento comunale con cui, nel marzo 2022, era stata ritirata in autotutela la concessione edilizia. Il provvedimento comunale si fondava sull’assunto che l’edificio ricadesse in una zona di rispetto paesaggistico in cui vige un divieto assoluto di costruzione fuori terra.
Tuttavia, i giudici hanno ritenuto illegittimo l’annullamento in autotutela per superamento del termine di diciotto mesi previsto dall’art. 21-nonies della legge n. 241/1990, rilevando che il vincolo paesaggistico era noto all’amministrazione già in sede istruttoria, e che quindi l’omessa dichiarazione da parte del privato non poteva giustificare l’intervento tardivo.
Rimane ferma, però, la prevalenza delle norme di tutela paesaggistica su quelle urbanistiche, principio più volte sancito dalla Corte costituzionale e confermato dalla sentenza. Il Consiglio di Stato ha rigettato tutte le ulteriori doglianze della ricorrente, compresa la richiesta di risarcimento danni, giudicata generica e priva di adeguato supporto probatorio.