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Intervento edilizio: quando è idoneo a integrare una nuova costruzione?

Secondo il Consiglio di Stato, (Sez. VI), con la sentenza del 16 aprile 2024, n. 3438, la sostituzione di una copertura leggera con un tetto, che comporta un ampliamento della superficie residenziale, viene considerata una nuova costruzione
 

17 MAGGIO 2024

Secondo il Consiglio di Stato, (Sez. VI), con la sentenza del 16 aprile 2024, n. 3438, la sostituzione di una copertura leggera con un tetto, che comporta un ampliamento della superficie residenziale, viene considerata una nuova costruzione. La nozione di nuova costruzione si riferisce a qualsiasi manufatto fisicamente ancorato al suolo, che presenta un carattere di stabilità fisica e permanenza temporale. Questo può includere una costruzione edilizia fuori terra, interrata o un ampliamento di una costruzione già esistente.
 
D’altra parte, un intervento di ristrutturazione edilizia si verifica quando viene modificato un immobile già esistente nel rispetto delle sue caratteristiche fondamentali. Tuttavia, se il manufatto è stato completamente trasformato, con un apprezzabile aumento volumetrico e un disegno sagomale diverso dalla struttura originaria, l’intervento rientra nella nozione di nuova costruzione.
 

La sentenza


La giurisprudenza ha stabilito che gli interventi di ristrutturazione possono essere considerati nuove costruzioni se le modifiche apportate al volume ed alla collocazione dell’immobile sono così significative da rendere l’opera complessivamente diversa da quella preesistente.
 
Inoltre, è importante sottolineare che un’opera precaria è facilmente rimovibile e serve a soddisfare un’esigenza temporanea. La valutazione urbanistica e la qualificazione giuridica degli interventi edilizi richiedono una considerazione unitaria degli stessi per determinarne la rilevanza urbanistica e la loro classificazione come manutenzione, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione o nuova costruzione.
 
Questo principio si applica anche alla valutazione degli abusi edilizi, che devono essere valutati nel loro complesso per determinare se hanno comportato una trasformazione del territorio o un aumento del carico urbanistico e se sono o meno di pertinenza.
 
La giurisprudenza ha contribuito nel corso degli anni a chiarire i termini dell’argomentazione riguardo a diverse situazioni concrete spesso di difficile catalogazione.