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Caro energia, ulteriori 400 milioni agli enti locali per garantire i servizi essenziali

Giunto a compimento l'accordo della Conferenza straordinaria Stato-Città, sul provvedimento che stanzia ulteriori 400 milioni di euro per il 2022, di cui 350 milioni per i Comuni e 50 milioni per le Città metropolitane e Province, al fine di garantire la continuità dei servizi erogati dagli enti locali in risposta al “caro bollette” di luce e gas
 

21 SETTEMBRE 2022

Giunto a compimento l’accordo della Conferenza straordinaria Stato-Città, sul provvedimento che stanzia ulteriori 400 milioni di euro per il 2022, di cui 350 milioni per i Comuni e 50 milioni per le Città metropolitane e Province, al fine di garantire la continuità dei servizi erogati dagli enti locali in risposta al “caro bollette” di luce e gas.
 
Aumenti incontrollati dei costi di energia
Anci ha però espresso forte preoccupazione per le difficoltà che gli enti locali devono affrontare nel mantenere gli equilibri di bilancio a fronte di aumenti incontrollati dei costi dell’energia che stanno mettendo a rischio i servizi essenziali per le comunità locali. In ragione di ciò, si spera che vengano adottate le misure necessarie a fronteggiare i costi della crisi energetica prevedendo sostegni aggiuntivi, come il blocco degli aumenti e ulteriori risorse finanziarie.
 
Nel corso della riunione, è stata espressa intesa anche sullo schema di decreto sul riparto del fondo di 20 milioni di euro per l’anno 2022, in favore delle Province e delle Città metropolitane, delle Regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna, ad esclusione della Città Metropolitana di Roma Capitale, che hanno subìto una riduzione percentuale del gettito dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT) o dell’imposta RC Auto.
Si è registrato, infine, parere favorevole in relazione al provvedimento che riguarda il riparto della quota restante per il 2021 e della quota per il 2022 del fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU e della tassa sui rifiuti per unità immobiliari a uso abitativo possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.