La Conferenza Unificata ha approvato il provvedimento del Ministero delle Infrastrutture. Soddisfatto il ministro Giovannini
6 DICEMBRE 2021
La Conferenza unificata ha raggiunto un accordo sul provvedimento riguardante la creazione di 565 chilometri di ciclovie, come previsto all'interno del PNRR; a tal fine saranno distribuiti ben 150 milioni ai Comuni con più di 50 mila abitanti e una sede universitaria, così da permettere la realizzazione di nuove ciclovie, piste e corsie ciclabili. Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini non ha nascosto la sua soddisfazione al riguardo: “A oggi abbiamo ripartito quasi la totalità delle risorse Pnrr e Piano complementare di nostra competenza e a metà dicembre completeremo il processo. Il risultato raggiunto in tempi così rapidi è stato possibile anche grazie all’efficace collaborazione con le Regioni e gli altri Enti territoriali. Nel frattempo, stiamo lavorando per garantire l’attuazione dei progetti nei tempi previsti”.
Infatti, oltre alle risorse per le piste ciclabili, saranno a breve stanziati altri due miliardi di euro per le infrastrutture idriche e i sistemi di approvvigionamento e 630 milioni per garantire il collegamento delle Zone economiche speciali, favorendone lo sviluppo; risorse già contemplate nei decreti firmati dal ministro e confermati dalla Conferenza Unificata. Il totale dei fondi assegnati al MIMS arriva dunque a quota 56,8 miliardi, incassando inoltre il parere favorevole circa lo schema di decreto relativo alle Linee guida per la classificazione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti. La medesima soddisfazione è stata espressa anche dal vicepresidente vicario dell'ANCI Roberto Pella, che ha partecipato alla riunione: "Si tratta di un provvedimento importante in cui sono state accettate due raccomandazioni dell’Anci. Da una parte l’allineamento della scadenza del DM di agosto 2020, che contribuisce alla prima fase di interventi con il target del Pnrr, quindi non più agosto 2022 ma dicembre 2023. E, sempre su richiesta dell’ANCI, la rimodulazione dei target di ciascun Comune a seguito di una ricognizione degli obiettivi di ciascun Comune da effettuarsi nel corso del 2022 per rendere più sostenibili gli interventi”.