I criteri adottati dalla Commissione istituita dal Ministero delle Infrastrutture comprendono anche politiche territoriali complessive e sostenibilità ambientale

23 LUGLIO 2021

Il Ministero delle Infrastrutture ha approvato 271 progetti per il finanziamento del programma per la qualità dell'abitare. Gli interventi, pari a un valore di 3,2 miliardi di euro, non interesseranno soltanto i centri urbani e storici ma anche le periferie, nell'ottica della riqualificazione urbana, della riduzione del disagio abitativo e dell'inclusione sociale.

Il Ministero delle Infrastrutture ha selezionato un'Alta commissione per passare al vaglio le quasi 300 proposte inviate dai vari Enti territoriali. La graduatoria finale è stata redatta in tre mesi: in testa il progetto della Città di Messina, che si aggiudica quasi 100 milioni. A seguire Brescia, 44 milioni e poi Milano e Bari, altri 100 milioni. Fanalino di coda, quasi a pari merito, Reggio Calabria e Palermo. Ai fini della selezione, si è tenuto conto della superficie residenziale interessata dall'opera di riqualificazione, nonché dei parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione, ovvero gli indicatori di impatto sociale e urbano/territoriale. Oltre a ciò, sono stati attentamente valutati anche l'apporto dei privati, l'efficacia dell'azione politiche regionali, nonché la vocazione verso la sostenibilità ambientale. Tanti anche i progetti che non hanno convito la Commissione, per un valore addirittura di 1 miliardo di euro. Tuttavia, considerando che la Conferenza Unificata ha approvato il decreto del Ministero delle Infrastrutture recante risorse per 90 milioni, destinate al Fondo per la progettazione Enti locali per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, è facile che detti interventi siano recuperati e realizzati in futuro.