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Istat, disponibili i dati 2008-2024 sulle imposte ambientali

21 LUGLIO 2025

L’Istat ha reso disponibili da oggi, nella banca dati IstatData, i nuovi dati sul gettito delle imposte ambientali in Italia, aggiornati al 2024. Le serie, organizzate sotto il tema “Conti nazionali” e il sottotema “Conti ambientali\Gettito delle imposte ambientali”, permettono di analizzare in dettaglio l’evoluzione del prelievo ambientale per categoria (energia, inquinamento, trasporti e risorse) e unità contribuente (famiglie residenti, imprese classificate secondo i codici Ateco, e soggetti non residenti).

 
>> Consulta la banca dati ISTAT per i dati sul gettito imposte ambientali.
 
Il comunicato dell’Istat chiarisce che, secondo gli standard internazionali, un’imposta può essere considerata “ambientale” non in base alla destinazione del gettito, ma alla natura della base imponibile, ossia se questa rappresenta una grandezza fisica con impatto ambientale negativo (come emissioni, consumo energetico, uso del suolo o traffico veicolare).
Le imposte ambientali possono quindi:
* essere di scopo (cioè finalizzate a interventi ambientali),
* oppure avere un uso neutro, ma rientrare comunque nel perimetro definito dalla metodologia internazionale.
 
Tra le finalità ambientali ammissibili rientrano:
– la gestione dei rifiuti,
– la bonifica dei suoli inquinati,
– il miglioramento dell’efficienza energetica,
– la promozione delle fonti rinnovabili.
 
Le nuove serie sono coerenti con quelle pubblicate ad aprile 2025 su imposte e contributi sociali e consentono una lettura integrata della pressione fiscale ambientale all’interno dei conti delle Pubbliche Amministrazioni. Un passo importante verso una fiscalità ambientale trasparente, monitorabile e confrontabile nel tempo.