L'atto applicativo non consente l’emersione, in capo alla ricorrente, di una posizione differenziata rispetto alla generalità dei destinatari del regolamento.

 

La mancanza di una lesione concreta e attuale emerge con ancora maggiore evidenza per le censure indirizzate verso le norme del regolamento recanti la disciplina per l’autorizzazione all’installazione degli impianti pubblicitari. Il pregiudizio, meramente potenziale, è suscettibile di attualizzarsi solamente nel futuro, nel momento in cui, esaminate le istanze, l’amministrazione comunale dia concreta applicazione alle contestate disposizioni regolamentari. In conclusione, per il TAR Palermo il ricorso della società deve essere dichiarato inammissibile.