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IMU: l’istituto religioso paga l’imposta se non prova lo svolgimento di attività non commerciali

29 LUGLIO 2024

Con la decisione n. 20241 del 22/7/2024 la Cassazione ha ribadito il proprio orientamento secondo cui grava sul contribuente l’onere di dedurre e provare i presupposti dell’esenzione dell’immobile ai fini IMU, respingendo il ricorso di un istituto religioso relativamente ad un immobile nel quale veniva svolte diverse attività (scolastica, ricettiva, ecc.) estranee a quelle di culto.

In conclusione, non sussisteva alcun difetto di motivazione dell’atto impositivo a riguardo dell’oggetto dell’imposizione, e dei relativi criteri di applicazione del tributo, laddove gravava sulla stessa contribuente l’onere di dedurre, e provare, i presupposti della reclamata esenzione.