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Entro il 4 giugno invio ad ARERA della raccolta dati per la ricognizione delle articolazioni dei corrispettivi rifiuti

30 MAGGIO 2024

Al fine di avere un panorama relativo alle modalità di articolazione dei corrispettivi TARI, suddivisi fra utenze domestiche ed utenze non domestiche, applicati a livello nazionale, con riferimento al servizio dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, ARERA ha avviato un’indagine conoscitiva, le cui modalità di raccolta dati sono indicate nella delibera n. 41/2024R/rif.

Con comunicato del 18 aprile scorso, infatti, l’Autorità ha chiarito che le informazioni che intende recuperare devono riferirsi agli anni 2022 e 2023 e che l’indagine è rivolta ai gestori dell’attività di “gestione tariffe e rapporto con gli utenti”, ossia ai gestori della bollettazione TARI che svolgono l’attività di gestione dei rifiuti urbani, alla data di apertura della raccolta medesima.

La raccolta dei dati deve avvenire in maniera standardizzata e, per ogni ambito tariffario, i gestori (compresi i Comuni che gestiscono l’attività sportello e di emissione della bolletta TARI), dovranno indicare:
 
il regime di prelievo applicato;
i criteri di ripartizione dei costi del servizio tra utenze domestiche e utenze non domestiche;
il valore puntuale dei parametri necessari per la determinazione della tariffa applicata ai sensi del d.P.R. n. 158/99;
le soluzioni eventualmente adottate di misurazione puntuale della quantità di rifiuti prodotti, nonché le modalità di identificazione dell’utenza per l’attribuzione puntuale delle quantità di rifiuti conferiti;
le caratteristiche dell’articolazione dei corrispettivi in caso di adozione di tariffazione puntuale.

Questo ulteriore adempimento imposto da ARERA sta mettendo in grosse difficoltà gli uffici comunali che gestiscono lo sportello TARI, stante il fatto che al 30 giugno è previsto il termine di approvazione delle tariffe TARI ed al 31 maggio scade il termine per la trasmissione ad ARERA dei dati di qualità contrattuale e tecnica del servizio di gestione dei rifiuti urbani, in conformità al TQRIF. Peraltro, l’adempimento del 4 giugno, prevede l’invio di dati tecnici che, generalmente, sono contenuti all’interno del simulatore per la determinazione delle tariffe TARI, non sempre disponibile per l’ufficio comunale. Nella maggior parte dei Comuni, infatti, tale applicativo è utilizzato dal soggetto che supporta l’ente locale nella determinazione delle tariffe TARI.