19 FEBBRAIO 2024
Con la circolare n. 2/E del 6/2/2024 l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul d.lgs. n. 216/2023, che attua il primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche (Irpef), soffermandosi anche sull’addizionale comunale all’Irpef.
L’Agenzia delle Entrate evidenzia preliminarmente che il d.lgs. n. 216/2023 ha rimodulato le aliquote e gli scaglioni di reddito, prevedendo per l’anno 2024 le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:
a) 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
b) 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
c) 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.
Rispetto alla disciplina pregressa si registrano le seguenti modifiche:
1) è prevista una riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote;
2) il primo scaglione di reddito è stato innalzato a 28.000 euro a parità di aliquota al 23 per cento, assorbendo il precedente secondo scaglione;
3) l’aliquota al 25 per cento, in precedenza applicabile al secondo scaglione, per i redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, è stata soppressa;
4) il secondo e terzo scaglione, con le rispettive aliquote, sono rimasti invariati rispetto ai precedenti terzo e quarto scaglione.