27 MARZO 2023
Più autonomia finanziaria e maggiori possibilità di le proprie entrate tributarie. Questa la linea tracciata per gli enti locali dalla nuova riforma dei tributi. Si comincia con l’attribuzione del gettito Imu dei fabbricati D, ossia i cosiddetti capannoni delle imprese, direttamente alle casse degli enti locali, riducendo allo stesso tempo i trasferimenti erariali. L’autonomia dei comuni passa anche per l’attuazione del federalismo fiscale garantendo i meccanismi di perequazione territoriale. Previste inoltre maggiori semplificazioni riguardo agli adempimenti. Si potrà in sostanza sfruttare la compensazione a cui si dovrà aggiungere l’introduzione di forme di cooperazione che privilegino l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari con sconti sulle sanzioni.
Il Governo con la nuova delega punta a rivoluzionare anche l’approccio all’accertamento. si intede portare l’azione della macchina amministrativa verso un confronto diretto con i contribuenti. Per questo le imprese vengono divise in due famiglie. Quelle più piccole che potremmo inquadrare sotto la voce partite Iva per le quali arriverà il concordato preventivo biennale. Sulla base delle informazioni che il Fisco recupera dalle sue banche dati con la fatturazione elettronica o gli scontrini telematici, l’agenzia formula una proposta al contribuente il quale se accetterà quanto concordato potrà pagare ai fini delle dirette quanto pattuito per i due anni successivi senza più temere controlli. Per le grandi, invece, si punta al potenziamento della cooperative compliance con una riduzione delle soglie di accesso e un meccanismo premiale più vantaggioso per chi aderisce
L’Agenzia delle Entrate stima attualmente in 174 milioni le cartelle esattoriali spedite ai contribuenti, mentre nel loro insieme sono almeno 20 milioni quelli che hanno avuto a che fare almeno una volta con agenzia Entrate riscossione. Per questo si punta a un progressivo addio al “ruolo”, che verrà sostituito da una rateizzazione fino a 120 rate e a un’estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione per procedere più rapidamente al recupero.
Novità importanti anche per il sistema sanzionatorio. Per le differenti tipologie si prevedono interventi comuni a partire dall’integrazione tra le fattispecie sanzionatorie, amministrative e penali, con una revisione dei rapporti tra processo penale e tributario. Per le sanzioni penali, in particolare, si punta a una revisione dei profili sanzionatori per gli omessi versamenti non reiterati. Per le “amministrative” l’obiettivo è quello di garantire una maggiore proporzionalità rispetto alle
La nuova delega torna ancora sul contenzioso puntando soprattutto ai procedimenti e in particolare all’abrogazione dell’istituto del reclamo/mediazione rilanciando invece il potenziamento di meccanismi di deflazione del contenzioso nei differenti gradi di giudizio. Altro aspetto di rilievo sarà l’introduzione delle comunicazioni delle decisioni direttamente al termine dell’udienza.