2 DICEMBRE 2022
Con la sentenza n. 2636 del 28/9/2022 la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano ha affermato che le risultanze anagrafiche hanno valore meramente presuntivo sul luogo di residenza effettiva e possono essere superate da una prova contraria che può consistere anche nella produzione della denuncia Tari, delle bollette dell’energia elettrica e del gas nonché della dichiarazione dell’amministratore del condominio.
La CGT di I grado di Milano ha così accolto il ricorso di un contribuente, che aveva impugnato gli avvisi di accertamento IMU 2018 e 2019, condannando peraltro il Comune alle spese di giudizio.
In particolare il contribuente risultava nel nucleo familiare dei genitori, nella stessa via e numero civico, ma in un appartamento diverso.