30 NOVEMBRE 2022
L’art. 12 del decreto-legge n. 176 del 18/11/2022 introduce una norma interpretativa riguardante la seconda rata dell’IMU 2022 che non è dovuta per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
A prima vista non si comprende il senso di tale disposizione, considerato che l’esonero dall’IMU per gli immobili del settore spettacolo (cinema, teatri, ecc.) fino a tutto il 2022 è già previsto dall’art. 78 comma 3 del d.l. 104/2020. Peraltro si tratta dell’unica agevolazione da Covid-19 che si è protratta sino all’anno in corso.
Com’è noto, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, il legislatore è intervenuto a sostegno delle attività economiche interessate dalle restrizioni, prevedendo l’esonero dalla prima rata IMU 2020 per il settore del turismo e dello spettacolo, poi esteso alla seconda rata IMU 2020 anche ad altre attività (art.177 d.l. 34/2020, art. 78 d.l. 104/2020, art. 9 d.l. 137/2020, art. 5 del d.l. 149/2020).
Le agevolazioni sono state poi estese al 2021, alcune limitatamente alla prima rata (come le strutture ricettive, le imprese espositive e le discoteche: cfr. comma 599 della legge n. 178/2020; i soggetti destinatari del contributo a fondo perduto di cui all’art. 6-sexies del d.l. n. 41/2021) e altre per l’intero 2021 (come per gli immobili del settore spettacolo di cui all’art. 78 del d.l. 104/2020 e gli immobili soggetti a procedure di sfratto di cui all’art. 4-ter del d.l. 173/2021 conv. legge n. 106/2021). E’ rimasto l’esonero IMU per il 2022 solo per gli immobili del settore spettacolo.