29 APRILE 2021
Dal 1° maggio 2021 è possibile notificare le cartelle di pagamento e le ingiunzione fiscali e quindi riparte la macchina della riscossione coattiva per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, per i Comuni e i concessionari privati.
Si chiude il 30 aprile, salvo sorprese dell’ultim’ora, il periodo di sospensione previsto dall’articolo 68 del D.L. 18/2020, fissato inizialmente dall’8 marzo al 31 maggio 2020 e poi prorogato diverse volte, da ultimo al 30 aprile 2021 dall’art. 4 del D.L. 41/2021, per complessivi 419 giorni.
Per l’agente nazionale della riscossione (Ader) si tratta di una mole considerevole di cartelle di pagamento da notificare, circa 15 milioni, ma l’attività sarà ripresa in forma graduale anche per evitare assembramenti e code agli sportelli, inconciliabili con la normativa anti-Covid19.
Altrettanto dovrebbe avvenire per gli enti locali, che dovrebbero riprendere la riscossione coattiva in maniera soft, considerate le difficoltà di dover fronteggiare gli effetti economici, sociali e amministrativi della pandemia in atto.
Va evidenziato che nel periodo di sospensione, cioè dall’8 marzo 2020 al 30 aprile 2021, non era possibile avviare azioni esecutive, ma era ed è tuttora consentito notificare gli avvisi di accertamento esecutivi nonostante il riferimento agli stessi contenuto nell’articolo 68 del Dl 18/2020. L’Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che rientrano nella sfera applicativa dell’articolo 68 solo gli accertamenti esecutivi affidati all’agente della riscossione (circolare n. 5/E/2020), interpretazione recepita dal Dipartimento delle Finanze per i tributi locali (circolare n. 6/2020).