17 DICEMBRE 2020
Il termine di prescrizione per la riscossione coattiva delle entrate dipende dalla natura del credito e non dallo strumento utilizzato, per cui occorre verificare il termine prescrizionale previsto per ciascun tributo, senza dare per scontata la prescrizione di cinque anni. E’ quanto affermato dalla Cassazione con la decisione n. 26405 del 19/11/2020, che sembra rimettere in discussione gli ultimi approdi giurisprudenziali favorevoli all’applicazione della prescrizione breve quinquennale, specie per i tributi locali (ad esempio per la Tari).
Per comprendere i termini della questione occorre preliminarmente evidenziare che relativamente alle entrate tributarie ci troviamo in presenza di termini decadenziali (sia per la notifica dell’avviso di accertamento che per la notifica del titolo esecutivo), mentre solo dopo l’emissione della cartella/ingiunzione (e attualmente anche dell’avviso di accertamento esecutivo) si apre il termine di prescrizione .