5 GIUGNO 2020
Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 26 maggio 2020 vengono individuate le modalità di versamento dell’imposta municipale propria (Imu) tramite modello F24 e le modalità con le quali la struttura di gestione procede al trattenimento del contributo sul gettito Imu spettante ai comuni e al relativo riversamento in favore dell’Istituto per la finanza e l’economia locale (Ifel).
Il provvedimento, ripercorrendo i dettami normativi e, in particolare, la legge di Bilancio per il 2020 (la n. 160/2019), che al comma 738 dell’articolo 1 prevede da quest’anno l’abolizione dell’imposta unica comunale, con eccezione delle disposizioni relative alla tassa sui rifiuti (Tari) e ai successivi commi, da 739 a 783, reca la disciplina dell’Imu, dà attuazione a quanto stabilito dal comma 765 della stessa legge.
Vengono individuate, pertanto, le modalità di versamento dell’imposta e dei relativi interessi e sanzioni, che devono essere eseguiti in base all’articolo 17 del Dlgs n. 241/1997, in compensazione tramite modello F24. I titolari di partita Iva sono tenuti ad effettuare i versamenti esclusivamente con modalità telematiche. L’Agenzia, con successiva risoluzione, impartirà le istruzioni per la compilazione del modello F24.
Il provvedimento, poi, richiamando il comma 771 sempre dell’articolo 1 della legge n. 160/2019, definisce le modalità di trattenimento e riversamento del contributo, di cui all’articolo 10, comma 5, Dlgs n. 504/1992, sul gettito Imu spettante ai comuni, versato a cura della struttura di gestione, mediante trattenuta sugli incassi dell’imposta e riversamento diretto da parte della struttura stessa.
Il contributo, rideterminato nella misura dello 0,56 per mille a valere sui versamenti relativi agli anni d’imposta 2020 e successivi e calcolato della quota di gettito dell’Imu relativa agli immobili diversi da quelli destinati ad abitazione principale e relative pertinenze – fino al 2019, resta ferma la misura dello 0,6 per mille -, è trattenuto dalla struttura di gestione (articolo 22 del Dlgs n. 241/1997) sulla quota spettante ai comuni dei versamenti dell’Imu, ripartiti giornalmente dalla stessa struttura.
Nel documento sono tracciate in dettaglio le modalità di ripartizione e riversamento delle somme riscosse effettuate dalla struttura di gestione, la quale individua la quota dei versamenti dell’Imu spettante ai comuni e ne ripartisce l’importo tra i comuni in base ai dati (codice catastale, codice tributo e anno di riferimento) presenti nei modelli F24 rendicontati da banche, Poste, agenti della riscossione e altri prestatori di servizi di pagamento, o indicati dai contribuenti, nel caso in cui gli F24 siano inviati tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Ai fini del riversamento delle somme spettanti, i comuni indicano le coordinate Iban e l’intestazione del conto corrente di accredito, attraverso l’apposita funzionalità presente sulla piattaforma Siatel v. 2.