ANAC: stretta sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e irrogazione di 12 sanzioni
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una significativa stretta sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, introducendo nuove sanzioni, esclusioni e segnalazioni alle procure.
5 NOVEMBRE 2025
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una significativa stretta sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, introducendo nuove sanzioni, esclusioni e segnalazioni alle procure. Sono già state comminate 12 multe a enti che non hanno rispettato i requisiti previsti, confermando un cambio di passo nell’attività di vigilanza e controllo dell’Autorità.
Come noto, dal 1° luglio 2025 è entrato in vigore il nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, aggiornato in base al cosiddetto Correttivo Appalti (D.Lgs. n. 209/2024). In particolare, con Delibera del Consiglio n. 126 dell’11 marzo 2025 è stato approvato il “Regolamento sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti ai sensi dell’articolo 63, comma 11, e dell’allegato II.4, del decreto legislativo n. 36/2023 e s.m.i.”.
L’ANAC ora verifica in modo più stringente i requisiti di competenza e formazione dichiarati dagli enti pubblici che intendono gestire procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture.
Il nuovo regolamento disciplina l’accertamento del possesso dei requisiti tramite verifiche a campione, controlli documentali e segnalazioni di terzi. Particolare attenzione è posta alla formazione obbligatoria, alla trasparenza delle procedure e ai tempi di aggiudicazione delle gare.
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