2 DICEMBRE 2019
Secondo l’Autorità Nazionale Anticorruzione, in tema di subappalto occorre individuare nuovi equilibri nel bilanciamento fra le esigenze di flessibilità organizzativa ed esecutiva degli operatori incaricati della commessa e di adeguata (e irrinunciabile) prevenzione dei rischi corruttivi
A seguito della sentenza della Corte di Giustizia sulla mancata conformità della normativa italiana in materia di subaffidamenti al diritto europeo degli appalti pubblici (sez. V, 26 settembre 2019, causa C-63/18), di cui si è dato conto anche su questo sito nelle scorse settimane, si è ingenerata una situazione di profonda confusione fra gli operatori del settore in merito all’individuazione della corretta disciplina da applicare in sede di gara.
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