
Incentivi tecnici: legittima l’anticipazione se prevista dal regolamento dell’ente
L’incentivazione del personale tecnico è uno degli strumenti più efficaci per valorizzare competenze interne e garantire qualità nella gestione degli appalti pubblici. La Corte dei conti della Lombardia chiarisce come anticipare i pagamenti
4 GIUGNO 2025
La Corte dei conti della Lombardia, con la deliberazione n. 120/2025, ha chiarito un punto cruciale per la gestione degli incentivi per le funzioni tecniche previsti dal nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 36/2023, art. 45): la tempistica di erogazione può essere anche anticipata, a condizione che ciò sia espressamente previsto nel regolamento adottato dall’ente.
Il principio conferma la discrezionalità regolamentare delle amministrazioni, che possono stabilire tempi e modalità di pagamento, anche prima della conclusione dell’opera o servizio, purché sia stato certificato lo svolgimento effettivo delle attività incentivabili.
Il ruolo centrale del RUP e della struttura competente
Secondo i giudici contabili, affinché l’incentivo possa essere erogato in modo legittimo, è necessario che il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) accerti e attesti formalmente le funzioni tecniche svolte dal dipendente. Tale accertamento, previsto dal comma 4 dell’art. 45, costituisce condizione imprescindibile per il pagamento.
La corresponsione anticipata dell’incentivo è quindi possibile solo se basata su prestazioni già eseguite e documentate, e se l’ente ha previsto nel proprio regolamento le modalità per verificare tali attività. Il regolamento deve inoltre fissare criteri per la ripartizione degli incentivi, tenendo conto di eventuali scostamenti ingiustificati da tempi o costi previsti dal progetto esecutivo.
Spesa esigibile e tempi di liquidazione: cosa cambia per gli enti
Un ulteriore chiarimento della Corte riguarda la competenza finanziaria potenziata: l’impegno di spesa va assunto nell’esercizio in cui si prevede che la prestazione sarà esigibile, ovvero quando si conclude l’attività tecnica incentivata. Tuttavia, la liquidazione – cioè il momento del pagamento – deve restare subordinata a una verifica puntuale dell’effettiva esecuzione.
La sentenza rafforza quindi l’equilibrio tra flessibilità amministrativa e rigore contabile, offrendo agli enti uno spazio di manovra regolamentare per valorizzare in modo tempestivo il personale tecnico, nel rispetto delle norme e della sostenibilità finanziaria. Un’opportunità, dunque, per premiare il merito in modo trasparente e responsabilmente anticipato.