News

Il potere di annotazione tra automatismo e principio di legalità: il TAR Lazio censura il Regolamento ANAC

Commento a TAR Lazio, Sez. I-Quater, 13 maggio 2025, n. 9151

3 GIUGNO 2025

La sentenza del TAR Lazio affronta un’importante questione relativa alla legittimità dell’attuale Regolamento adottato da ANAC, ai sensi dell’articolo 222, co. 1 del d.lgs. n. 36/2023, con delibera n. 272/2023 in materia di gestione del casellario informatico dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. La controversia è stata promossa da una società destinataria di un’annotazione nel casellario da parte dell’Autorità, a seguito della segnalazione di una stazione appaltante in merito alla risoluzione di un contratto di appalto finanziato anche con fondi PNRR.

 
Il ricorso ha sollevato articolate censure di legittimità costituzionale e amministrativa, denunciando: l’omesso contraddittorio, l’automatismo dell’annotazione, l’assenza di un vaglio autonomo da parte di ANAC e il conseguente svuotamento delle funzioni istituzionali dell’Autorità. Il TAR ha accolto le doglianze della ricorrente, ritenendo che la titolarità del potere di annotazione nel Casellario in capo all’Authority non può relegare i compiti della stessa ad attività di mera “trascrizione” di segnalazioni pervenute dalle ss.aa. con ciò determinando una chiara violazione dei principi fondamentali del giusto procedimento, sanciti anche a livello europeo.
 
Ne consegue, a giudizio del giudice, che l’annotazione nel casellario deve essere il frutto di una valutazione autonoma, procedimentalizzata e motivata dell’ANAC, fondata su un contraddittorio effettivo tra le parti. La sentenza impone, dunque, la modifica del Regolamento nella parte in cui non prevede tali garanzie, contribuendo a ridefinire i confini tra digitalizzazione amministrativa e rispetto dei diritti partecipativi degli operatori economici.

CONTINUA A LEGGERE....