
Calamità naturali e commissari straordinari, intervento per rafforzare la prevenzione negli appalti
25 MARZO 2025
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato un documento di buone prassi per i commissari straordinari e i soggetti attuatori che operano nel contesto di interventi emergenziali, spesso attuati in deroga e con il coinvolgimento degli enti territoriali. Tali indicazioni operative “per il rafforzamento della strategia di prevenzione negli appalti indetti dai Commissari Straordinari”, vengono così ad affiancare il disegno di legge n.1294, ddl Calamità” in materia di ricostruzione, approvato giovedì 12 marzo dal Senato.
Con la
delibera n. 84 del 25 febbraio 2025, Anac fornisce precise indicazioni ai Commissari straordinari ai fini del contrasto ai fenomeni corruttivi. In particolare, sono stati declinati alcuni eventi rischiosi attinenti alla nomina e alle responsabilità dei commissari di gara, con indicazione delle possibili misure idonee a prevenirli.
L’obiettivo è quello di assicurare che le esigenze di celerità e speditezza degli interventi di interesse generale, cui sono preposti gli organi straordinari in esame, siano adeguatamente contemperate con quelle del buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa, avendo cura, in particolare, di evitare situazioni di conflitto d’interesse che possono arrecare gravi danni al bilancio pubblico.
Viene richiamata l’attenzione sulla mappatura dei processi riconducibili all’area dei contratti pubblici, e vengono evidenziate le problematiche che si pongono nella scelta dei commissari di gara. Per esempio, la scelta tra soggetti esterni all’amministrazione in assenza di adeguata motivazione; la mancata sottoscrizione e/o protocollazione delle dichiarazioni di assenza dei conflitti d’interesse; la valutazione dei conflitti d’interesse e dei requisiti di professionalità; la verifica delle dichiarazioni sui conflitti d’interesse; la proposta di nomina dei commissari di gara in assenza di autorizzazione; la questione dei dipendenti preposti alle procedure di gara risultati coinvolti in procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva.
Anac evidenzia, inoltre, le misure idonee a sterilizzare il conflitto (ad esempio, astensione, sollevamento dall’incarico, condivisione delle attività con altro personale, controlli di secondo livello sulle attività svolte, eccetera); e l’implementazione del codice di comportamento dell’amministrazione attraverso l’inserimento di doveri di condotta ad hoc funzionali ad assicurare il rispetto delle misure di disciplina del conflitto d’interesse.