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Ribasso dei costi della manodopera nel nuovo Codice dei contratti pubblici

Commento a TAR Lazio, sez. IV, 5 febbraio 2025, n. 2667

18 MARZO 2025

Premessa

La vicenda processuale riguarda principalmente, l’interpretazione del concetto di costo medio orario del lavoro, come indicato nelle tabelle ministeriali.
Il tema si inserisce all’interno del dibattito sulla possibilità di applicare ribassi al costo della manodopera; questione sollevata dall’introduzione dell’art. 41 del d.lgs. n. 36/2023 che, prima face, sembrerebbe escludere tale possibilità. 
Sul punto, il Consiglio di Stato ha fornito un’interpretazione più flessibile della disposizione, ritenendo che il costo della manodopera possa essere oggetto di ribasso, purché ciò sia giustificato da un’efficiente organizzazione aziendale. Resta però aperto il problema della definizione del costo del lavoro, un concetto che ha generato diversi dubbi interpretativi. Nel presente giudizio, il tribunale di primo grado richiama diverse pronunce sul tema, offrendo chiarimenti sulla determinazione del costo del lavoro e distinguendo tra il costo medio orario del lavoro, indicato nelle tabelle ministeriali, e i minimi salariali inderogabili stabiliti dalla legge.
Infine, il Collegio si sofferma anche sull’interpretazione del nuovo art. 110 del d.lgs. n. 36/2023 relativo alla valutazione delle offerte anomale da parte della stazione appaltante.

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