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Appalti, cause di esclusione automatica e violazioni fiscali: dubbi di legittimità costituzionale

4 DICEMBRE 2024

Il Consiglio di Stato, attraverso l’ordinanza dell’11 settembre 2024, n. 7518, ha ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di costituzionalità dell’art. 80, comma 4, secondo periodo d.lgs. n. 50/2016 in relazione all’art. 3 Costituzione, riguardante il tema delle violazioni fiscali.

 
L’intervento correttivo proposto – che si profila necessario per ricondurre l’automatismo legale ad effetto escludente, di cui all’art. 80, comma 4 primo e secondo periodo, nei binari dei canoni di proporzionalità e ragionevolezza – consiste nell’inserzione di una chiara previsione di principio che ancori la determinazione della soglia escludente al valore dell’appalto, sulla falsariga del congegno previsto dal settimo periodo e dal decreto Ministro dell’economia e delle finanze 28 settembre 2022.
 
Nella prospettiva della q.l.c. sarebbe bastevole a superare i profili di contrasto un intervento additivo di principio della Corte, secondo cui costituiscono gravi violazioni definitivamente accertate quelle che comportano un omesso pagamento di imposte e tasse superiore all’importo di cui all’articolo 48-bis, commi 1 e 2-bis d.P.R. n. 602/1973 e che, in ogni caso, sono correlate al valore dell’appalto.