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Concessioni balneari e proroghe automatiche: il consiglio di stato ribadisce l’illegittimità e definisce i presupposti e i criteri per lo svolgimento delle procedure comparative

30 MAGGIO 2024

Con una recente sentenza (Cons. Stato, sez. VII, 20.5.2024 n. 4481) il Consiglio di Stato è tornato nuovamente sulla tematica delle proroghe automatiche delle concessioni balneari disposte in più occasioni dal legislatore nazionale.

 
La pronuncia, che vuole costituire un punto fermo e dirimente a risoluzione di tutte le questioni giuridiche e pratiche emerse sul tema, afferma che allo stato tutte le concessioni balneari devono essere affidate mediante procedura comparativa, senza che il legislatore possa introdurre meccanismi di proroga automatica o, ancora, condizioni che ne impediscano l’effettuazione. Gli enti sono quindi obbligati ad avviare le procedure in questione, potendo al più (attesa la vicinanza della stagione estiva) disporre proroghe tecniche per la postergazione dell’efficacia delle concessioni in essere e alla condizione di avere dato avvio alla nuova procedura comparativa.
 
Il giudice amministrativo, inoltre, individua dei criteri che possono essere utilizzati per la strutturazione delle procedure, così volendo risolvere (almeno parzialmente) l’attuale difficoltà riscontrata dagli enti sul tema.
Il giudice inoltre individua le disposizioni di legge, abrogate e vigenti, che hanno disposto proroghe automatizzate e che devono essere disapplicate.

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