8 MAGGIO 2024
Con nota del 19 aprile l'Anac ha pubblicato il parere n. 4 del 10 aprile 2024, in cui risponde negativamente rispetto alla possibilità, per una stazione appaltante, di indicare nel contratto di un appalto di servizi che intende pagare le fatture a 120 giorni, anziché a 30, in quanto l’autonomia dell’ente non può condurre a discostarsi dalla normativa vigente; secondo l'Autorità, nel caso specifico in cui tale termine è già previsto nello schema di contratto, la disciplina di gara può essere “eterointegrata” dalla normativa di riferimento, ovvero il riferimento ai “centoventi giorni” di pagamento deve essere inteso quale “trenta giorni”, ai sensi dell’art. 1339 del codice civile, anche con riferimento al contratto, la cui clausola sulle tempistiche di pagamento, che ne costituisce elemento essenziale, non può essere apposta in violazione di una norma imperativa.