Affidamento gestione impianto di trattamento dei rifiuti
20 LUGLIO 2023
Con Atto del Presidente del 13 giugno 2023, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha richiamato un importante Comune capoluogo delle Marche per l’affidamento del servizio di gestione operativa dell’impianto di trattamento dei rifiuti “non in linea con la normativa di settore”. Ora il Comune ha tempo 45 giorni per comunicare come intende far fronte all’illegittimità “al fine di ripristinare la gestione secondo i canoni previsti dalla normativa vigente”.
A seguito di esposti su presunte irregolarità sulla gestione dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico, l’Autorità ha avviato un procedimento di vigilanza che ha evidenziato varie irregolarità. Innanzitutto – scrive Anac “la società mista Servizi Comunali srl non era legittimata ad affidare in via diretta la gestione dell’impianto alla spa, mediante la stipula di un protocollo d’intesa”. In base alla normativa vigente, infatti, “l’affidamento del servizio di gestione dell’impianto a una società mista presistente è in contrasto con i principi di libera concorrenza e di parità di trattamento tra gli operatori economici”.
Le motivazioni di Anac
L’affidamento provvisorio di tre anni alla spa è avvenuto – scrive sempre Anac – in assenza di un formale atto di affidamento”. “Pertanto la spa ha gestito (e presumibilmente continua a gestire) l’impianto TMB senza averne titolo”.
“Risulta del tutto evidente – prosegue l’Autorità – che l’affidamento in via diretta del servizio di gestione operativa alla spa, non in linea con la normativa di settore, è imputabile a una carente programmazione delle attività da parte della società Servizi Comunali srl, e a una carente attività di indirizzo, di controllo e di vigilanza da parte delle preposte strutture del Comune”.
“La società Servizi Comunali s.r.l. avrebbe, infatti, dovuto attivarsi per tempo - in prossimità della scadenza del rapporto contrattuale (30.06.2016) in essere, già in regime di proroga dal 16.11.2014 al 30.06.2016 – e garantire l’affidamento della gestione operativa dell’impianto TMB secondo i canoni previsti dalla normativa di settore vigente. Alla luce di ciò, non appare legittimo anche un eventuale ed ulteriore futuro affidamento diretto del servizio di gestione operativa dell’impianto alla società Servizi Comunali e alla s.p.a. da parte dell’ATA, una volta che la predetta Autorità d’Ambito diventerà proprietaria dell’impianto TMB e nelle more dell’approvazione definitiva del Piano d’Ambito”.