13 MARZO 2023

Nella sentenza n. 1297 del 7 febbraio 2023 il Consiglio di Stato afferma che nel giudizio di verifica della congruità dell’offerta caratterizzata da imprecisioni o manchevolezze nella quantificazione di alcune voci di costo, la questione essenziale è quella di appurare se tale offerta sia comunque complessivamente affidabile, una valutazione che ha natura necessariamente globale e sintetica, non potendo risolversi in una parcellizzazione delle singole voci di costo, e costituisce frutto di apprezzamento tecnico riservato all’amministrazione appaltante, non sindacabile dal giudice se non per illogicità, manifesta irragionevolezza, arbitrarietà; l'offerta risulterebbe incongrua solo se si accertasse che gli eventuali scostamenti o errori di valutazione non trovano compensazione, o copertura sotto il profilo economico-finanziario, in altre voci (quali quelle per spese generali, fondi accantonamenti rischi, utile d’impresa).