26 SETTEMBRE 2022
ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) è intervenuta con una istruttoria sulla questione della rotazione, evidenziando il problema di “troppi incarichi e servizi legali affidati sempre agli stessi avvocati, violando il principio di rotazione e creando posizioni di vantaggio in capo a un numero ristretto di legali, selezionati discrezionalmente”.
L’istruttoria è stata indirizzata dall’ANAC alla Cassa di Previdenza dei Geometri, sottoposta a vigilanza dopo una serie di segnalazioni giunte all’Autorità.
Dall’indagine sono emersi profili di criticità e anomalie nell’affidamento degli incarichi legali, e l’assenza di una short list da cui attingere i nominativi dei professionisti cui conferire gli incarichi, in base a criteri prestabiliti, creando così un’eccessiva discrezionalità in capo ai vertici della Cassa Geometri.
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I presupposti dell’istruttoria
Nella sua istruttoria ANAC ha innanzitutto chiarito che Cassa Geometri, pur definendosi un ente di diritto privato a base associativa, in realtà presenta tutti i requisiti richiesti dalla legge, ai fini della sussistenza della natura giuridica di organismo di diritto pubblico, con conseguente sottoposizione al Codice degli Appalti nella sua attività contrattuale.
Passando poi all’esame degli incarichi legali del periodo 2017-2021, emerge la sistematica ricorrenza di quattro affidatari, a cui sono stati attribuiti anche più di 200 incarichi l’anno, per valori ricompresi fra i 2.000 e i 10.000 euro a incarico.
I rilievi dell’ANAC
Secondo ANAC, la Cassa avrebbe creato un’eccessiva discrezionalità demandata al direttore generale e ai membri del Cda, conferendo gli incarichi “mediante un procedimento inidoneo a garantire una scelta trasparente, imparziale e orientata a perseguire nel modo più opportuno l’interesse pubblico”. “Non è sufficiente indicare – sottolinea ANAC – che l’avvocato è scelto per competenza e esperienza”.
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