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“Caro materiali”, rilevazione dei prezzi in aumento da rifare. Il Tar annulla il decreto del ministero

20 GIUGNO 2022

A proposito dell’aumento del prezzo dei materiali da costruzione verificatisi nel 1° semestre 2021 il Tar Lazio ha annullato il Decreto Ministeriale volto a rilevare “le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi”.

l giudice amministrativo nel caso specifico ha evidenziato che le risultanze inerenti agli incrementi di prezzo dei materiali monitorati, confluite nel D. M., si collocano a valle di un processo che, seppur collaudato negli anni, è stato costellato da una serie di criticità.

In particolare, dall’esame dei dati riferiti al prezzo di alcuni dei materiali monitorati, sono emersi esorbitanti –e non facilmente giustificabili- differenze idonee a minarne la complessiva attendibilità.

Il Ministero in presenza di simili incongruenze non poteva effettuare la mera acquisizione del dato e la sua trasfusione nel decreto gravato ma doveva opportunamente attivarsi per acclarare in maniera approfondita la causa che aveva generato tali anomalie, e approntare i necessari correttivi mediante l’implementazione delle informazioni necessarie alla stabilizzazione del dato.

In definitiva quindi il Ministero è tenuto all’espletamento –con riguardo ai rilevati incrementi di prezzo dei materiali più significativi in contestazione nel presente giudizio- di un supplemento istruttorio, condotto anche autonomamente ed eventualmente facendo ricorso ad altre fonti e tenendo, se del caso, anche conto delle introdotte nuove metodiche di rilevazione, revisione e aggregazione dei dati.

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