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Le modifiche del “decreto Recovery” alla normativa antimafia

22 DICEMBRE 2021

È attualmente all’esame del Parlamento per la conversione il d.l. 6 novembre 2021, n. 152, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. Il provvedimento si compone di quattro Titoli principali, i primi tre (Titolo I, recante “Misure urgenti finalizzate alla realizzazione degli obiettivi del PNRR per il 2021”, Titolo II, recante “Ulteriori misure urgenti finalizzate all’accelerazione delle iniziative” e Titolo III, recante “Gestioni commissariali, imprese agricole, e sport”) contenenti misure finalizzate ad accelerare e semplificare l’attuazione del Pnrr e il quarto (Titolo IV, recante “Investimenti e rafforzamento del sistema di prevenzione antimafia”) diretto ad operare rilevanti modifiche alla normativa antimafia. La quinta e ultima parte del decreto (Titolo V, recante “Abrogazioni e disposizioni finali”) regola, invece, il regime transitorio di applicazione delle nuove disposizioni.

Per quanto riguarda, in particolare, le norme relative al d.lgs. n. 159/2011, la novella legislativa è orientata ad attenuare la severità del sistema delle informazioni interdittive, muovendosi su due piani: da un lato, rafforzando le garanzie partecipative dei soggetti coinvolti nei procedimenti antimafia, attraverso la previsione anche in tale ambito del diritto al contraddittorio procedimentale; dall’altro, introducendo nuove misure, meno invasive delle informazioni interdittive, che consentono alle autorità amministrative di graduare le misure di prevenzione in ragione della gravità della situazione concreta.

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