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La fama dell'architetto non basta a giustificare l’affidamento diretto

L’ANAC ha pubblicato la deliberazione n. 548 del 13 luglio 2021 riguardante l’assegnazione all’architetto Massimiliano Fuksas del progetto volto al recupero dell’Antica Dogana di Avellino.

4 AGOSTO 2021

Secondo l’Autorità, l’affidamento diretto della realizzazione dell’opera, il cui costo totale è di 3 milioni e mezzo a fronte di un importo dell’affidamento di quasi 300mila euro, non sarebbe rispettoso dei principi di libera concorrenza poiché, nonostante il rilievo internazionale dell’architetto Fuksas, era comunque necessario promuovere un concorso di idee o di progettazione.

L’ANAC si è interessata alla vicenda in seguito alla presentazione di alcuni esposti che segnalavano presunte anomalie nella procedura di affidamento diretto. Il progetto in discorso, finanziato mediante i Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2014-2020 della Regione Campania, prevede il restauro conservativo e il consolidamento della facciata dell’edificio, assieme al recupero della struttura retrostante. A ciò si aggiunge anche l’allestimento di spazi interni finalizzati alla creazione di ambienti polifunzionali. In considerazione del pregio storico dell’edificio, il Comune ha pensato di affidare immediatamente l’opera all’arch. Fuksas, giudicando la sua prestazione infungibile alla luce del rilievo internazionale del suo lavoro.

L’ANAC ha quindi formulato una richiesta di chiarimenti, constatando che detta prestazione non ha per oggetto l’acquisizione o la commissione di un’opera d’arte bensì la progettazione definitiva – esecutiva dell’intervento di recupero.

i conseguenza, il richiamo effettuato dall’Amministrazione locale all’articolo 63 del Codice dei contratti pubblici risulta incorrente con l’oggetto del contratto. Il curriculum di chiara fama internazionale brandito dal Comune per giustificare la propria determinazione, oltre a non poter essere ritenuto condizione necessaria e sufficiente per conferire all’opera da progettare un importante carattere artistico, è altresì comune ad altri professionisti del settore.

Ciò premesso, l’ANAC ha sancito il mancato rispetto dei principi elencati dall’articolo 30 del Codice dei contratti circa la progettazione di lavori pubblici.

LA DELIBERAZIONE ANAC n. 548 DEL 13 LUGLIO 2021