8 LUGLIO 2021
Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato una nota, del 30 giugno, con cui annuncia l'avvenuta approvazione di un disegno di legge delega per la revisione del Codice dei contratti, con l'obiettivo di riformare gli appalti pubblici in termini di semplificazione, legalità, digitalizzazione e sostenibilità; questi alcuni dei provvedimenti inseriti nel testo:
- qualificazione delle stazioni appaltanti con il potenziamento e la specializzazione del personale;
- massima semplificazione delle procedure per gli investimenti in tecnologie verdi e digitali e per l’innovazione e la ricerca, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, così da aumentare il grado di eco sostenibilità degli investimenti pubblici;
- inserimento nei bandi di gara di clausole sociali e ambientali come requisiti necessari o premiali dell’offerta, al fine di promuovere la stabilità occupazionale, l’applicazione dei contratti collettivi, le pari opportunità generazionali e di genere;
- al fine di abbreviare i tempi delle gare, è prevista una piena digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, la riduzione degli oneri amministrativi ed economici a carico dei partecipanti, e strumenti per diminuire il contenzioso sull’affidamento ed esecuzione degli appalti;
- verifica, anche attraverso l’uso di banche dati a livello centrale, del sistema di qualificazione degli operatori di settore e della loro effettiva capacità di realizzare le opere oggetto di gara, delle competenze tecniche e professionali e del rispetto della legalità, compresi gli aspetti legati alla tutela del lavoro e alla prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere;
- particolare attenzione è prevista anche per la verifica delle offerte anomale e per la individuazione dei casi in cui le stazioni appaltanti possano ricorrere al criterio del prezzo più basso d’offerta e all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori;
- semplificazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico-privato, in particolare riguardo alla finanza di progetto, per attirare investitori professionali.