News

Consiglio di Stato: dichiarazione cause di esclusione e cessione d'azienda

3 GIUGNO 2021

Nella sentenza n. 3481 del 3 maggio 2021 il Consiglio di Stato precisa che l’art. 80 del d.lgs. 50/2016 non indica, tra i soggetti tenuti a rendere la dichiarazione in ordine all’assenza di cause di esclusione, gli amministratori del ramo dell’azienda ceduta, per cui la violazione dell’obbligo dichiarativo può verificarsi soltanto quando vi siano chiari indizi in ordine al fatto che, nonostante la intervenuta cessione, vi sia continuità tra precedente e nuova gestione imprenditoriale, in tal caso, infatti, il cessionario, così come si avvale dei requisiti del cedente nell’ambito della partecipazione alle pubbliche gare, risente anche delle conseguenze delle eventuali responsabilità del soggetto cedente e dei suoi amministratori; nel caso specifico, la società cui il Comune aveva affidato il servizio di igiene urbana, società che già operava nel settore dei servizi di raccolta dei rifiuti, aveva acquisito un ramo d’azienda di una cooperativa, operazione invero sostanziata nel subentro in due contratti già sottoscritti dalla cooperativa (con assunzione dei lavoratori ivi impiegati) e nell’acquisizione di taluni beni strumentali, per cui, alla luce di tali caratteristiche dell’operazione societaria, i giudici non rinvengono elementi di continuità aziendale tra i due soggetti, tali da far ritenere che si sia realizzata una comunanza del centro decisionale che obbligherebbe a rendere le dichiarazioni ex art. 80 del d.lgs. 50/2016 anche tutti gli amministratori della cedente.