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Consiglio di Stato: gara gestione tributi e modifica normativa sopravvenuta

29 MARZO 2021

Nella sentenza n. 1700 del 1° marzo 2021 il Consiglio di Stato viene chiamato ad esprimersi in merito alla gara indetta da un Comune per l’affidamento del servizio di supporto alle attività di riscossione e di accertamento di IMU, TARI e TASI, nonché di altre entrate minori, in quanto l'appellante sosteneva che, in seguito all’intervenuta modifica della disciplina di alcune di tali imposte ad opera della legge 160/2020 (in particolare per quanto riguarda l'IMU), il Comune fosse tenuto a revocare l’intera procedura di gara: dopo aver premesso che il provvedimento di revoca è sempre esito di una scelta ampiamente discrezionale dell’amministrazione, anche nel caso di ius superveniens che comporti una modifica del quadro normativo esistente al momento di adozione del provvedimento amministrativo, i giudici affermano che la citata norma sopravvenuta non ha disposto nulla in merito ai contratti ancora da stipulare e per i quali erano in corso le procedure di gara, per cui per tali situazioni valgono i principi generali secondo cui è ragionevole e logica la revoca dell’intera procedura di gara se si ritenga che le modifiche normative intervenute rendano non più possibile l’attuazione del programma negoziale come emergente dagli atti di gara con il solo adeguamento delle clausole contrattuali (e senza lo stravolgimento delle originarie prescrizioni del bando); in conclusione, secondo i giudici la sopravvenienza normativa non modificava la prestazione oggetto dell'appalto, ma le singole imposte (che erano l’oggetto della prestazione), per cui essa imponeva solamente una loro diversa enunciazione nelle clausole del contratto da stipulare.