È compatibile con il diritto eurounitario la normativa nazionale che vieta incondizionatamente alle amministrazioni aggiudicatrici di affidare concessioni autostradali scadute o in scadenza facendo ricorso alla procedura della finanza di progetto
11 GENNAIO 2021
Con l’ordinanza in oggetto la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sulla questione pregiudiziale sottopostale dal Consiglio di Stato con l’ordinanza 7587 del 6 novembre 2019 in merito alla compatibilità con il diritto comunitario dell’art. 178, comma 8-bis del D.lgs. n 50/2016.
Il Giudice nazionale si era difatti interrogato sulla legittimità, alla stregua dell’art. 30 della direttiva 2014/23/UE, di una normativa nazionale che limita la libertà delle amministrazioni aggiudicatrici nella scelta delle modalità di gestione di lavori/servizi pubblici (nella specie vietando incondizionatamente l’affidamento di concessioni autostradali scadute o in scadenza mediante il ricorso alla finanza di progetto).
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